Sorsi d’arte

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I vini umbri cominciano ad affermarsi non solo a livello nazionale ma anche sui mercati internazionali. Conoscere i luoghi dove il vino viene prodotto non è solo un’occasione di degustarlo direttamente nel suo luogo di origine, ma anche la possibilità di capirne il profondo legame storico e culturale con il suo ambiente.

Gli Etruschi e il vino: Orvieto

Da dove esattamente provenivano gli Etruschi rimane ancora un mistero, ma di certo la loro presenza nell’Italia centrale ha segnato profondamente la storia e le tradizioni dei luoghi dove essi vissero e dove impiantarono la loro cultura. Tutto quello che su di loro sappiano lo dobbiamo a storici latini e greci che ce ne hanno tramandato un’immagine di un popolo pacifico, amante dei piaceri della vita e poco incline alla guerra. Le raffigurazioni dei dipinti delle loro tombe e delle loro suppellettili li ritraggono danzanti o intenti a tornei sportivi e spesso a banchettare e a bere in allegria. Il vino che bevevano doveva essere sicuramente molto diverso da quello che noi oggi beviamo, ma dobbiamo a loro l’introdurne della coltivazione della vite.

Soli pochi chilometri separano Orvieto dalla località di Porano, dove è visitabile l’unica tomba etrusca dipinta del territorio. Al termine della visita, trasferimento presso un’azienda vinicola per il pranzo e la degustazione dei vini locali. In pomeriggio è dedicato alla visita di Orvieto: proprio sulla stessa piazza che ospita il famosissimo Duomo, non si può mancare la visita al Museo Archeologico Nazionale dove si potranno ammirare le belle ceramiche di bucchero ed altri oggetti provenienti dagli scavi della zona che bene rendono l’idea di quanto sia radicato il legame tra questo territorio e la sua storia enologica.

Atmosfere Medievali: Montefalco e Bevagna

Montefalco è giustamente stata soprannominata ‘Ringhiera dell’Umbria’ per la sua posizione privilegiata da cui si domina un panorama mozzafiato. Questo piccolo borgo ospita al suo interno palazzi Trecenteschi ottimamente conservati, come il Palazzo Comunale e l’ex chiesa di San Filippo Neri, oggi sede del teatro della cittadina, e sovrapposizioni e rifacimenti rinascimentali. Il gioiello di Montefalco è sicuramente rappresentato dalla chiesa-museo di San Francesco: una riepilogo di storia, cultura e tradizione di Montefalco. Costruita tra il 1335 e il 1338 dai frati minori, dal 1895 è sede del Museo Civico; al suo interno annovera opere pittoriche di grande rilevo, come il ciclo dedicato alla ‘ Vita di San Francesco’ di Benozzo Gozzoli. La parte più antica della Città, il Quartiere di Porta Camiano, custodisce un’affascinante curiosità. Tra le mura di pietra, tra i vicoli stretti che scendono dalla Piazza del Comune, le viti di Sagrantino segnano, la connessione tra le epoche e rivelano un’antica presenza di vigne domestiche tra le mura degli orti. Si tratta di una orgogliosa testimonianza di Montefalco per questo vitigno che ne è simbolo e ricchezza. Lo studio del patrimonio genetico di queste piante ha permesso di identificare il genotipo del Sagrantino e rimetterlo in coltivazione. Un progetto importante, quindi, che rafforza ancor più il legame fra vino e territorio. Un pranzo degustazione con Sagrantino e altri vini prodotti nella zona sarà il miglior modo per apprezzare l’antico legame tra questo nettare ed il suo territorio. Nel pomeriggio ancora un’immersine nel Medioevo con la visita di Bevagna. L’antica Mevania, era attraversata dalla Via Flaminia, ed ebbe molta importanza in epoca romana come possiamo dedurre dalle tante testimonianze ancora sono visibili. Oggi, questo borgo offre un ambiente medievale intatto, fatto di vicoli, di scorci paesaggistici e di una bellissima piazza con due chiese romaniche del XII secolo.

Il vino come esperienza: Torgiano

Il vino è un sunto di passione, tradizione e cultura. La cittadina di Torgiano conserva un tipico aspetto medievale e resti di mura antiche. Questo antico borgo nel cuore dell’Umbria vede la sua storia legata all’antica Roma e una leggenda lo vuole unito al nome del dio Giano, al quale era dedicato l’antico torrione denominato appunto “Torre di Giano”. Torgiano oggi è sinonimo di cultura del vino, grazie alla presenza di un’importante museo dedicato a questo antico prodotto. Il MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, rappresenta una raccolta assai pregevole di documentazioni storiografiche riguardanti vari settori legati al vino: dalla tecnica della viticultura e della vinificazione, alla documentazione artistica, folkloristica e bibliografica; da non perdere l’opportunità di una visita guidata introduttiva ai segreti del vino: dagli impianti di vinificazione alla fase di maturazione in botte e barrique e di affinamento in bottiglia. E per completare la visita, niente di meglio di una passeggiata tra i suggestivi vigneti ed un bel calice di vino!

Il profondo rispetto per l’ambiente: Monte Vibiano

Il vino è soprattutto piacere, per chi lo gusta ma ancor prima per chi lo produce. Significa amore e rispetto profondo per l’ambiente e per la terra che ce ne offre i particolari aromi, peculiari e unici a seconda del suolo dove crescono le viti. Saranno poi le mani esperte di chi raccoglie l’uva, la pressa, la invecchia a trasformare un grappolo d’uva in un piacevole vino. Fare il vino è anche un modo di sperimentare e di mettere insieme la modernità e le conoscenze tecnologiche con l’antica sapienza. Oggi avremo l’opportunità di conoscere una realtà unica nel suo genere, dove l’estro creativo si combina alla generosità della terra e quello che ne esce è puro piacere per i sensi. A bordo di veicoli ecologici ci addenteremo in un suggestivo viale alberato, lasciando la valle alle spalle per salire verso le colline circostanti, da dove osservare la vita nei campi, in piena attività in qualsiasi momento dell’anno: un’occasione per ammirare splendidi paesaggi, distese di olivi secolari e vigneti a perdita d’occhio dove si coltivano uve pregiate per gli esclusivi rossi e bianchi di Monte Vibiano. Questo è il punto più suggestivo del tour per la bellezza mozzafiato delle colline circostanti, con le loro mille sfumature di verde, interrotte qua e là dalle valli dell’Umbria centrale. Intorno la pace più assoluta. Rientrando ci aspetta la visita delle cantine di invecchiamento ed un’ottima degustazione.

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